Origini della pianta del durian
Il denominato “re dei frutti” cresce su alberi sempreverdi alti dai 20 ai 40 metri, i quali fioriscono e fruttificano due volte all’anno.
Botanica sul durian
Come prima cosa inquadriamo botanicamente la pianta del durian: appartiene alla famiglia delle bombacaceae, una famiglia che al suo interno comprende anche i baobab (adansonia), la pachira aquatica (castagna di malabar), gli alberi bottiglia sudamericani (ceiba) come ad esempio la ceiba speciosa, la pseudobombax ellipticum – chiamata in inglese “shaving brush tree” cioè albero del filo interdentale, la balsa (ochroma pyramidale) e tanti altri.
Se ti piace la botanica ti consiglio di provare a cercare su internet immagini di queste piante, noterai come sono in un certo senso eccentriche, originali, o per il tronco o per i frutti, o per i fiori, e alcune anche nel nome: insomma sono veramente degne di essere parenti del durian, il durian non potrebbe mai essere parente di un semplice albero di thuja ..con tutto il rispetto per gli alberi di thuja che trovo bellissimi, e che comunque non ci tengono proprio ad essere imparentati con il durian (o forse sì? Ok sto delirando, scusa!).
Varietà di durian

Tornando alle cose serie, come ho accennato qui, esistono molte varietà di durian. Sembrerebbe che siano 27, io preferisco dirti che sono almeno 27, perché ogni tanto succede che i botanici ne tirano fuori una nuova, ma poi, dopo accesi dibattiti, decidono che in realtà questa varietà nuova non esiste e che quello che pensavano fosse diverso, in realtà appartiene a un durio già conosciuto. Eh già. Un esempio? Il durio sumatranus, un presunto nuovo tipo di durian sul quale i suddetti botanici hanno dibattuto per anni prima di decidere che in realtà altro non era che il durio lowianus, specie già riconosciuta.
Di queste 27 varietà ce ne sono 11 che contengono una ricca polpa, e 16 che, pur essendo commestibili, non contengono molto dentro al frutto oltre ai semi.
Di seguito un elenco delle varietà:
- 1. Durio zibethinus
- 2. Durio kutejensis
- 3. Durio graveolens
- 4. Durio oxleyanus
- 5. Durio dulcis
- 6. Durio testudinarum
- 7. Durio kinabaluensis
- 8. Durio grandiflorus
- 9. Durio lowanius
- 10. Durio wyatt-smithii
- 11. Durio mansoni
- 12. Durio acutifolius
- 13. Durio excelsus
- 14. Durio griffithi
- 15. Durio purpureus
- 16. Durio lanceolatus
- 17. Durio lissocarpus
- 18. Durio carinatus
- 19. Durio crassipes
- 20. Durio affinis
- 21. Durio beccarianus
- 22. Durio oblongus
- 23. Durio macrophylus
- 24. Durio macrolepsis
- 25. Durio singaporensis
- 26. Durio malaccensis
- 27. Durio pinangianus
I primi 11 sono quelli commestibili, tecnicamente anche gli altri lo sono, ma come detto prima, c’è ben poco da mangiare. Molti di questi durian sono unicamente trovabili nella natura incontaminata, e non sono coltivati a grande scala, tra tutti i paesi del sud-est asiatico quello dove troverete più durian immersi nel verde, è il Brunei.
Ora starai pensando “ammazza, che casino, tutti sti durian!”, bene, tieniti forte perché questo non è nulla rispetto all’informazione che sto per darti, con la quale ti sentirai pure più in confusione di prima, ti chiedo scusa in anticipo ma sappi che anche io mi sono sentita come te..
Finora ho parlato di varietà di durian. E ho detto che sono circa 27. Bene. Ho parlato di varietà. Non ho parlato però dei cosiddetti cultivar.
Eh lo so, io pure pensavo che fosse una parola scritta male la prima volta che me la sono trovata tra i piedi, anzi, siccome in spagnolo “coltivare” si dice proprio cultivar il caos è imperversato nella mia testa. Ma poi ho subito compreso che era molto più facile di quello che pensassi.
Praticamente cultivar sta per culti (vated) var (iety), cioè, dall’inglese, “varietà coltivata”. Si tratta insomma di una varietà di pianta coltivata ottenuta con il miglioramento genetico, il che non significa che stiamo parlando di agricoltura transgenica, bensì di incroci realizzati a partire da varietà normalmente presenti in natura, per esaltare o ridurre alcune caratteristiche particolari.
Quindi, quelle 27 varietà di durian elencate sopra sono particolari tipi genetici che si sono selezionati e propagati spontaneamente costituendo una specie selvatica. Invece i cultivar sono varietà esistenti per incroci realizzati dall’uomo e non è corretto definirli “varietà”, anche se viene impropriamente fatto in certi casi.
Quanti sono i cultivar di durian?
Tanti. Troppi per essere elencati qui, ti dico solo che in Tailandia ne esistono più di 200. Solo in Tailandia.
Hanno sigle come D24, D99, D169.. e alle sigle si affiancano anche dei nomi, ad esempio i tre cultivar che ho citato sopra, tra i più richiesti, si chiamano rispettivamente “sultan”, “rana”, “bottone d’oro”.. e ti starai chiedendo, ma come mai esistono tutti questi cultivar?
Beh, il durian è un frutto apprezzatissimo nel sudest asiatico e spesso questi ibridi cercano di esaltare alcuni sapori particolarmente graditi riscontrabili nel durian, e ridurre alcuni odori, almeno parzialmente. Ovviamente maggiore successo riscuote uno di questi incroci, maggiore sarà il suo prezzo nel mercato, il durian più caro in assoluto è il Musan King, una versione migliorata del D24 diffusa soprattutto in Malesia e a Singapore.
Insomma, tra varietà e ibridi, sono sicura che troverai il durian adatto a te, ma a meno che non sia proprio quello più comune – il durio zibethinus – questo sarà possibile unicamente realizzando un viaggio nei paesi dove vengono coltivati, e c’è chi dice che assaggiare “il re dei frutti” vale la pena un viaggio così! L’esploratore Gallese Alfred Russel Wallace, nel 1856 scrisse proprio (dopo aver descritto accuratamente le sue impressioni personali riguardo al frutto, decantandolo assai) “in definitiva mangiare i durian è una nuova sensazione che merita un viaggio in Oriente”. Capito?
Un dato curioso che riguarda proprio il poc’anzi menzionato durio zibethinus, cioè il durian più popolare e diffuso al mondo, è che la parola zibethinus riscontri le proprie origini proprio nell’italiano, precisamente dalla parola “zibetto”, un simpatico animaletto dotato di ghiandole perianali che secernono una sostanza assai profumata, almeno per loro deve essere piacevole visto che la emettono per scambiarsi informazioni, ma per noi umani non può che definirsi una tremenda puzza, a quanto pare associabile all’odore del durian (non ho mai odorato questa sostanza emessa dagli zibetti quindi non posso pronunciarmi..).
Restando sul discorso etimologico, mi sono resa conto che ancora non ti ho detto da dove viene la parola “durian”, e rimedierò immediatamente a questa lacuna. Durian viene dal malese dūrī, cioè “spina”, ed il suo nome deriva chiaramente dal suo aspetto esteriore, essendo la buccia tutta coperta di spine.

Bene, il nome deriva dal malese, la pianta è originaria del Borneo, eppure il paese dove si coltiva più a scopo commerciale è la Tailandia, ed in particolare, la provincia Chanthaburi (circa la metà della produzione totale del paese avviene qui).
Comunque, anche in Malesia, Vietnam, Brunei, Indonesia e Filippine si coltivano durian a grande scala, mentre al di fuori del sud-est asiatico esiste un numero limitato di colture nel nord dell’Australia e nel sud dell’India, e se sei proprio fortunato/a potresti addirittura scovarne qualcuna in Giamaica, Honduras, Porto Rico, Trinidad e Hawaii.
Albero di durian
In condizioni ottimali, un albero di durian può crescere fino a diventare molto alto, grande e maestoso (un altro dei suoi aspetti per cui merita il titolo di “re dei frutti”!). Gli alberi adulti piantati a partire dal seme possono raggiungere fino a 50 metri di altezza, con un diametro del tronco di 120 cm, anche se sono più comuni dimensioni inferiori, dai 27 metri in su. La corteccia è marrone scuro ed il legno è tenero; i rami possono essere dritti o curvi, a seconda della varietà o cultivar e della quantità di esposizione alla luce del sole.
Le foglie sono sempreverdi, arrotondate alla base e appuntite all’apice, di colore verde scuro e dall’aspetto lucido sopra, sotto invece sono grigiastre o marrone-rossastre e pelosette.
I fiori di durian

I fiori di durian hanno normalmente cinque petali di forma rotonda, crescono in grappoli e possono crescere sia sui rami dell’albero, che direttamente sul tronco. Se crescono sui rami, saranno dei rami belli grossi, perché crescono solo su quelli che potranno poi sostenere il peso dei durian, non essendo questi ultimi proprio dei fruttini piccoli e leggeri come le ciliegie. Il colore di questi fiori può variare dal verde pallido al bianco all’avorio ed alcuni alberi di durian selvatici crescono una varietà di fiori rosso scuro. Se ti incuriosisce vedere un albero di durian in fiore, sappi che dovrai beccare il periodo giusto, in quanto la fioritura avviene solamente due volte all’anno, una in primavera e una in autunno.
E l’odore? Fa onore al frutto? Beh, non saprei che dirti. Non ho annusato mai un fiore di durian, ma ho fatto delle ricerche in merito e spesso l’ho trovato associato all’odore del latte inacidito, ma altre volte parlano di miele intenso e panna, in ogni caso ti direi che si tratta di qualcosa di associabile al latte.
E così terribile non può essere, visto che è stato addirittura creato un profumo ispirato alla fragranza di questo fiore. Ebbene sì. L’inventore è un certo Lim Kok Leon, un coltivatore veterano di durian, di nazionalità malese, il quale si è autoproclamato “re del durian”. Io sono convinta che questo “Durian Flower Perfume” creato da lui sia comunque meglio del “Burger King Body Spray” o del “Secretions Magnifique – Blood, Semen and Spit”, “profumi” che esistono veramente sul mercato che tu ci creda o no, anzi io penso che piuttosto che spruzzarmi addosso uno di quelli mi cospargerei di polpa di durian..
Utilizzi dei fiori di durian
Ma ci sono altre sorprese riguardanti questi simpatici fiori. Infatti, come i fiori di zucca, si possono mangiare ed utilizzare nella preparazione di diversi manicaretti! Lo so, già stai fantasticando con un fiore di durian alla romana, ripieno di acciughe e mozzarella, anzi sto dando un’ideona stupenda agli appassionati di cibo fusion perché ad oggi non credo esista (non saprei se sarebbe effettivamente buono eh).. fantasticherie a parte, li troverai in preparazioni tipiche dei paesi del sud-est asiatico (giustamente), come ad esempio nel sambal belacan, piatto tradizionale malese a base di peperoncini, pasta di gamberi, lime e zucchero.
I fiori di durian in cucina
Comunque in generale, se te li trovassi tra le mani e ti prendesse la voglia di utilizzarli in cucina, sappi che i fiori di durian sono più adatti per essere consumati cotti – fritti o scottati – e solo i petali e gli stami vengono consumati. Prima della cottura, il polline dovrebbe essere pulito dagli stami perché può portare un sapore amaro, e i fiori dovrebbero essere leggermente lavati. I petali e gli stami possono poi essere leggermente sbollentati e mescolati con del curry, fritti con altre verdure, gettati in fresche insalate verdi, insomma puoi sperimentare varie preparazioni. Oltre ad essere utilizzati spesso nella preparazione del sambal belacan, di cui ti ho parlato poc’anzi, spesso vengono sbollentati e serviti con salse piccanti e riso bianco. Si abbinano bene con gamberi, maiale, tempura, latte di cocco, cetrioli, okra, fagioli lunghi, galanga, citronella, pomodori, aglio, lime e polvere di curry. Sappi inoltre che diventano rapidamente marroni dopo essere caduti dall’albero e dovrebbero essere usati immediatamente per gustare al massimo del loro sapore. Una volta sbollentati, i petali e gli stami si conservano per 3-5 giorni al freddo, e non vanno assolutamente congelati.
Come coltivare il durian?

Bene. Dopo questa parentesi culinaria non mi resta che parlarti di come coltivare il durian.
Innanzitutto ci devono essere le condizioni giuste. Si tratta di un frutto tropicale, per cui potrai immaginare che la sua resistenza al freddo è limitata: la temperatura ideale non può scendere sotto i 22° ma può resistere picchi di calore fino a 46°. Gli alberi possono sopravvivere a dei freddi occasionali di massimo 10°, ma potrebbero comunque perdere le foglie. Insomma, in Italia, la vedo un po’ difficile, sinceramente, ma magari con una super serra..
Per quanto riguarda l’altitudine, esistono piantagioni di durian a 800 metri sopra il livello del mare ma tendenzialmente è preferibile non superare i 300 metri.
Un altro punto fondamentale è l’acqua.
Di quanta acqua ha bisogno il durian?
Gli alberi di durian hanno bisogno di abbondanti precipitazioni, o di un’irrigazione equivalente. Nella maggior parte delle zone dell’Asia in cui vengono coltivati, le precipitazioni medie annuali sono superiori a 2000 mm. Storicamente, però, i migliori siti di produzione si sono sviluppati in aree con precipitazioni medie annuali di 3000 mm o più, ben distribuite durante l’anno. Ciononostante anche le zone più aride possono produrre buoni raccolti con un’adeguata irrigazione. In India, gli alberi di durian sono spesso piantati lungo le rive dei corsi d’acqua, dove le radici possono raggiungerla. Mentre invece andrebbe evitata la vicinanza con il mare o l’oceano, non avendo queste piante quasi nessuna tolleranza per la salinità del suolo.
Quale clima serve per coltivare il durian?
Gli alberi di durian amano l’umidità, non possono sopportare più di 3 mesi di siccità senza subire danni irreversibili. Tuttavia, in luoghi abbastanza vicini all’equatore (come la Malesia), sono necessarie tre o quattro settimane di clima secco e le radici devono rimanere relativamente asciutte per provocare la fioritura dell’albero. Senza un periodo di siccità sufficiente, non ci saranno frutti in quella stagione. Più lontano dall’equatore, ai margini dei tropici (come nelle Hawaii, dove sono stati piantati dei durian) dove i modelli climatici iniziano ad assomigliare in qualche modo alle quattro stagioni delle regioni temperate, questo periodo secco non è indispensabile, e la fioritura è influenzata più dalla lunghezza del giorno e dalla temperatura stagionale.
Quindi ricapitolando: clima caldo/umido con temperature che non scendono mai sotto ai 10 gradi, altitudine non oltre gli 800 metri sopra il livello del mare ed abbondanti precipitazioni. Ah e poi un’altra cosa importante: lo spazio. Essendo alberi belli grossi non ti consiglio di piantarlo, per esempio, attaccato alla tua casa, visto che con una folata di vento importante potrebbe sfondarti il tetto (è realmente successo).
Ok, se tutte queste condizioni sono presenti dove vivi o pensi di poterti inventare qualcosa di sufficientemente ingegnoso per crearle, allora puoi pure lanciarti nell’avventura di crescere un durian.

Sappi che è raccomandabile piantarli vicino ad altre piante, perché soprattutto nei primi anni di vita gli alberelli di durian hanno bisogno di ombra per sopravvivere, ed il sole troppo potente potrebbe danneggiarli: potresti per esempio coltivarli accanto (a circa 3×3 metri di distanza) a degli alberi di papaya e di banana, oppure accanto a piante azotofissatrici a crescita rapida, come ad esempio l’acacia.
Puoi farlo sia da seme che da innesto, è importante però che se scegli di farlo da seme devi farlo entro pochi giorni dall’ottenimento di quest’ultimo, l’ideale è prendere il seme appena hai finito di mangiare il frutto: questo lo dico perché sono semi poco resistenti alle intemperie ed infatti quando li vendono sono spesso molto cari perché conservati in maniera speciale.
Quindi fai una bella scorpacciata di durian, pregusta ciò che potrebbe crescere nel tuo giardino (tra 7-10 anni, eh già questi sono i tempi di crescita.. ma se avrai pazienza vedrai che ne varrà la pena!), scegli il punto ideale (sufficientemente ombreggiato come raccomandato poc’anzi) e scava un metro e mezzo di terra. Ti raccomando di mescolare alla terra del compost in modo da creare una miscela di 1 parte di terra e 1 parte di compost, tra l’altro può esserti utile misurare il ph del terreno per capire come puoi eventualmente arricchirlo in caso questo non corrispondesse a 6.0-7-0.
Metti ora il tuo seme di durian sopra la terra e senza seppellirlo, spingilo leggermente verso il basso in modo che rimanga nel terreno con la maggior parte del seme visibile. Il seme germoglierà e si attaccherà al terreno entro un paio di giorni. I semi di durian possono essere piantati immediatamente dopo averli estratti dal frutto senza bisogno di un periodo di germinazione, di solito è dopo un giorno o due che il seme di durian si attacca al terreno. Ovviamente tutto ciò vale se decidi di piantarlo fuori. Se decidi di piantarlo in casa (ma fallo solamente se hai dove spostare la pianta poi) puoi facilitare il processo facendo germinare i semi con il classico metodo della condensa di cui ho parlato qui.
Mi raccomando, stacca quotidianamente le erbacce che potrebbero spuntare intorno alla pianta, perché a queste simpaticone piace rubare tutta l’acqua e le sostanze nutritive dal terreno, lasciando il povero durian affamato e triste. Triste non lo so, ma tu non saresti triste se ti rubassero tutto il tuo cibo? Ecco..
Ora starai pensando che ti sto consigliando di gettare diserbanti e robaccia, invece no, nella maniera più assoluta. Puoi usare tranquillamente le tue manine per estirparle, facendolo con gentilezza in modo da non interrompere le radici del durian, poiché sono molto delicate all’inizio delle loro fasi di crescita.
Dopodiché non ti resta che attendere, non proprio poco, cioè dipende, si stima che potrebbero passare dai 4 ai 10 anni prima di vedere i primi frutti.. è estremamente variabile, ma proprio per questa possibile lentezza vengono preferite le coltivazioni da innesto spesso, anche per essere sicuri della varietà o del cultivar che cresceranno.
Come coltivare il durian in casa
Se vuoi cimentarti nella coltivazione casareccia di durian, ti conviene farlo partendo da semi germogliati. Prima di iniziare a far germogliare i semi però, assicurati di avere un vaso della misura giusta per il tuo albero. Il vaso deve essere profondo almeno 19 litri e dovresti mettere uno strato di ghiaia sul fondo per un corretto drenaggio. Il terreno ideale che ci andrai a mettere dovrebbe essere una miscela di una parte di terra ed una parte di compost organico – questa miscela ti assicurerà un terreno ben drenante, il che eviterà che l’acqua rimanga ferma e che le radici delle piantine marciscano o anneghino.

E adesso ti spiego come ottenere questi semi germogliati: immergi un pezzo di tovagliolo di carta e mettilo in un sacchetto di plastica ermetico con i tuoi semi di durian. Sigilla il sacchetto in modo che si sviluppi la condensa per aiutare il seme a svilupparsi più velocemente e mettilo in una zona con almeno 4-6 ore di sole al giorno in modo che il sacchetto si riscaldi, accelerando il processo.
In circa 4-5 giorni dovresti vedere apparire delle radici che assomigliano a piccoli viticci gialli. Una volta che la radice è apparsa, il seme è pronto per essere piantato. Mettilo direttamente sopra un vaso riempito di terra e compost. Come per piantare un seme all’esterno, basta spingerlo delicatamente nel terreno in modo che sia ancora visibile, le sue radici si aggrapperanno al terreno.
Una cosa da tenere in mente su come coltivare il durian è che è una pianta assetata, e in casa non riceverà pioggia (spero, se non hai tanti buchi sul tetto..) per cui dovrai dare alla tua pianta tra i 4 ed i 6 litri di acqua ogni giorno! Quando sarà diventato già un bell’albero ed inizierà a dare frutti, ne avrà bisogno di una quantità ancora maggiore, circa 6-8 litri diari.
Assicurati inoltre di mantenere la stanza in cui si trova la pianta a una temperatura di circa 23-28 gradi e di tappezzarla di poster di altri durian per farla sentire in compagnia. Ok questo è un mio delirio, però sulla temperatura fai davvero attenzione perché se dentro casa tua fanno 16 gradi non è il caso!
Bene, attendi ora fiduciosamente e pazientemente i primi durian, che tarderanno almeno 7 anni, quindi diciamo che avrai tempo per capire dove piazzare l’alberello che nel frattempo diventerà un albero a tutti gli effetti di anche 50 metri di altezza, per cui io ti consiglio di capirlo per tempo a meno che tu non voglia avere dei rami che ti perforano il tetto o magari che arrivano dentro casa degli inquilini del piano di sopra, sicuramente un’ottima vendetta in caso costoro siano di quelli che spostano i mobili alle 4 di notte con i tacchi a spillo, però potrebbe costarti lo sfratto e poi come fai a portarti dietro il durian?